In pochi giorni è diventata la no
tizia di ferragosto, ma la vicenda Daniza può essere letta da diverse angolazioni.
Io provo ad usarne una.
Durante la stagione (funesta) della caccia le cronache sono piene di impallinati scambiati per uccellini, cinghiali e caprioli. Tanti feriti e anche alcuni morti, ma nessuna provincia si sognerebbe mai di ingabbiare per punizione il colpevole cacciatore reo di aver scambiato un suo simile per una preda. Eppure ci sarebbe da dire. Beh, te la se cercata!
In un bosco, nascosto fra la macchia, col fucile puntato contro ogni foglia in movimento devi mettere in conto che qualche maniaco che la pensa come te ti confonda per una preda. Incidenti vengono chiamati. C’è chi muore, chi rimane ferito, ma per il colpevole oltre al rimorso e il mea culpa nessuna punizione.
In stagione di funghi poi, è all’ordine del giorno il morso di una vipera, l’ attacco di un calabrone incazzato e la caduta in un dirupo, ma nessuna provincia si sognerebbe mai di crocifiggere la vipera, mettere in quarantena il calabrone o in galera il masso che ha fatto precipitare il fungaiolo.
Perché per Daniza invece si è emesso un verdetto diverso?
E pensare che lei viveva felice nella natia Slovenia prima che noi italiani nella bramosia di incassare un po’ di euri andassimo a prelevarla e portarla in Trentino. Lei, ligia ai voleri degli scienziati si è anche accoppiata e ha sfornato dei cuccioli che, giustamente, come ogni mamma difende.
Ebbene sì è evitato di dire in questi giorni - concentrati come eravamo sui quattro graffi del fungaiolo - che Daniza e i suoi amici orsi fruttano soprattutto quattrini, parecchi quattrini!
Esiste il progetto Life Ursus finanziato dall’Europa con la bellezza di 40 milioni di euri freschi che dal 1996 ha restituito alle Alpi orientali l’orso, antico ospite ormai estinto.
I soldi ormai sono in tasca e poco importa se la diciottenne Daniza debba per la stupida legge della provincia di Trento essere fatta prigioniera ed abbandonare così i suoi cuccioli ancora piccoli al loro destino.
La sua colpa? Avere fatto il suo dovere!
Perché lei va punita e i cacciatori, la vipera, il calabrone e il masso no?
Signor fungaiolo che ha avuto la fortuna (rarissima) di imbattersi in Daniza (che peraltro essendo dotata di collare si sa benissimo dov’è) perché alla vista di lei e dei suoi cuccioli non ha silenziosamente fatto dietro front per allontanarsi?
Perché ha deciso di appostarsi dietro un albero ed attirare le sue attenzioni?
Sicuramente aveva già pregustato la gioia di quel selfie esclusivo che le avrebbe permesso di vantarsi al bar virtuale della rete.
Sicuramente aveva anche messo in conto quel paio di zampate ricevute, ma ne valeva la pena passare da ganzo davanti al mondo!
E invece ha combinato un gran casino…
Ha rotto le scatole all’orsa e ai suoi cuccioli in primis, ha leso l’immagine turistica della zona perché adesso Daniza è destinata alla prigione se va bene….per decreto e tutta l’Italia è incazzata col Trentino.
Lei poi non ha fatto proprio una gran figura.
Il cesto dei funghi è rimasto sicuramente vuoto, era frustato e quel selfie con Daniza che non l’ha potuto fare né pubblicare sui social sarebbe stata la sua occasione di riscatto.
Suvvia, segua il mio consiglio e dica solo:
“Signori, ho fatto una stupidaggine, ho dato fastidio all’orsa e lei, da natura, ha reagito. Lasciatela libera, lasciatela coi suoi cuccioli!”
Quanto al Trentino. Con gli euri guadagnati anche grazie a Daniza suggerirei di asfaltare i boschi, metterci qualche area di servizio e un parco attrazioni con orsi ingabbiati e funghi spartitraffico per favorire i cercatori.
tizia di ferragosto, ma la vicenda Daniza può essere letta da diverse angolazioni.
Io provo ad usarne una.
Durante la stagione (funesta) della caccia le cronache sono piene di impallinati scambiati per uccellini, cinghiali e caprioli. Tanti feriti e anche alcuni morti, ma nessuna provincia si sognerebbe mai di ingabbiare per punizione il colpevole cacciatore reo di aver scambiato un suo simile per una preda. Eppure ci sarebbe da dire. Beh, te la se cercata!
In un bosco, nascosto fra la macchia, col fucile puntato contro ogni foglia in movimento devi mettere in conto che qualche maniaco che la pensa come te ti confonda per una preda. Incidenti vengono chiamati. C’è chi muore, chi rimane ferito, ma per il colpevole oltre al rimorso e il mea culpa nessuna punizione.
In stagione di funghi poi, è all’ordine del giorno il morso di una vipera, l’ attacco di un calabrone incazzato e la caduta in un dirupo, ma nessuna provincia si sognerebbe mai di crocifiggere la vipera, mettere in quarantena il calabrone o in galera il masso che ha fatto precipitare il fungaiolo.
Perché per Daniza invece si è emesso un verdetto diverso?
E pensare che lei viveva felice nella natia Slovenia prima che noi italiani nella bramosia di incassare un po’ di euri andassimo a prelevarla e portarla in Trentino. Lei, ligia ai voleri degli scienziati si è anche accoppiata e ha sfornato dei cuccioli che, giustamente, come ogni mamma difende.
Ebbene sì è evitato di dire in questi giorni - concentrati come eravamo sui quattro graffi del fungaiolo - che Daniza e i suoi amici orsi fruttano soprattutto quattrini, parecchi quattrini!
Esiste il progetto Life Ursus finanziato dall’Europa con la bellezza di 40 milioni di euri freschi che dal 1996 ha restituito alle Alpi orientali l’orso, antico ospite ormai estinto.
I soldi ormai sono in tasca e poco importa se la diciottenne Daniza debba per la stupida legge della provincia di Trento essere fatta prigioniera ed abbandonare così i suoi cuccioli ancora piccoli al loro destino.
La sua colpa? Avere fatto il suo dovere!
Perché lei va punita e i cacciatori, la vipera, il calabrone e il masso no?
Signor fungaiolo che ha avuto la fortuna (rarissima) di imbattersi in Daniza (che peraltro essendo dotata di collare si sa benissimo dov’è) perché alla vista di lei e dei suoi cuccioli non ha silenziosamente fatto dietro front per allontanarsi?
Perché ha deciso di appostarsi dietro un albero ed attirare le sue attenzioni?
Sicuramente aveva già pregustato la gioia di quel selfie esclusivo che le avrebbe permesso di vantarsi al bar virtuale della rete.
Sicuramente aveva anche messo in conto quel paio di zampate ricevute, ma ne valeva la pena passare da ganzo davanti al mondo!
E invece ha combinato un gran casino…
Ha rotto le scatole all’orsa e ai suoi cuccioli in primis, ha leso l’immagine turistica della zona perché adesso Daniza è destinata alla prigione se va bene….per decreto e tutta l’Italia è incazzata col Trentino.
Lei poi non ha fatto proprio una gran figura.
Il cesto dei funghi è rimasto sicuramente vuoto, era frustato e quel selfie con Daniza che non l’ha potuto fare né pubblicare sui social sarebbe stata la sua occasione di riscatto.
Suvvia, segua il mio consiglio e dica solo:
“Signori, ho fatto una stupidaggine, ho dato fastidio all’orsa e lei, da natura, ha reagito. Lasciatela libera, lasciatela coi suoi cuccioli!”
Quanto al Trentino. Con gli euri guadagnati anche grazie a Daniza suggerirei di asfaltare i boschi, metterci qualche area di servizio e un parco attrazioni con orsi ingabbiati e funghi spartitraffico per favorire i cercatori.
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