lunedì 29 giugno 2009

La magia della Maremma


"Maremma, Maremma.....Maremma amara: a me trema il cuor quando ci vai per lo timor se ci vedremo più mai!
Era questa l'apprensione di una donna del 1500 per il suo uomo che andava a cercar lavoro nelle "basse maremme" nei secoli dell'impaludamento.

Oggi la palude non c'è più e possiamo goderci "L'altra Toscana" con il mar Tirreno che lambisce le spiagge e le scogliere che videro fiorire la cultura degli Etruschi. Castelli e vaste pinete, distese di grano che maturano d'estate in pianura e colli generosi di uve in autunno.

La Maremma è una terra di storia e tradizioni, una terra dove ognuno può trovare il suo piccolo ritaglio di paradiso, nascondendosi magari nella frescura di una foresta o crogiolandosi sotto il sole di interminabili spiagge.

Percorrendola si incontrano rocche dimenticate dal tempo, antiche e austere dimore memori ancora del potere di una volta dove riecheggiano i nomi di nobili casate scomparse, come quella degli Aldobrandeschi.

Ci si può avventurare su strade che si perdono tra le colline popolate di cinghiali (gli "irsuti", come li chiamano qui) e i prati dove pascolano vacche dalle lunghissime corna candide.

I maremmani sono gente cordiale, sempre pronta al sorriso, che non ha ancora messo da parte il piacere di una serata davanti al camino o di quattro chiacchiere gustando i deliziosi vini che da Capalbio, a Scansano, a Massa Marittima quelle zolle regalano.

La Maremma, che i Granduchi di Toscana bonificarono dalle paludi nel XIX secolo, offre oggi al viaggiatore tutto ciò che chi è alla ricerca di un'antica genuinità può desiderare, a partire dalla dimensione umana delle sue città e dei suoi borghi.

Fu la patria degli Etruschi, civiltà per molti aspetti misteriosa, i cui reperti sono ospitati attualmente in splendidi musei come quello di Grosseto o di Vetulonia e i cui insediamenti, Roselle per prima, sono divenuti interessantissimi parchi archeologici.

Ma la Maremma è anche, tra l'altro, terra di calde acque termali, come le acque che secondo il mito il dio Saturno fece scaturire nel luogo che da lui prende nome, Saturnia, e che ancora sgorgano a 37,5° in una vasta piscina naturale.

Nelle serate estive chi vuole può godersi una passeggiata e magari un po' di shopping sui lungomare dei centri più frequentati e raffinati come Orbetello o Porto S.Stefano, all'Argentario, o Castiglione della Pescaia e Punta Ala, fino a Follonica, all'estremo nord della provincia di Grosseto.Tutto ciò e ancora molto di più c'è in Maremma.

Spiagge, mare, colline, terme, cultura millenaria tutto questo e molto altro, da scoprire piano piano è la Maremma.


Suggerimenti curiosità e consigli

Le antiche rocche dell'interno - in primis Magliano in Toscana. Pochi chilometri dal mare, ma immersi nella selvaggia natura dell'interno. Salire sulle mura di Magliano, specie le sere d'estate quando la luna illumina l'Argentario che è lì, ad un tocco di mano, è esperienza indimenticabile.

Le città del tufo - Pitigliano, Sorano e Sovana. Splendide visioni ai piedi dell'Amiata. Da non perdere le vie cava nel tufo, le fortezze e la piccola Gerusalemme di Pitigliano.

Isola del Giglio
- Ci si imbarca da Porto Santo Stefano e in poco più di mezz'ora sarete nel mare più bello d'Italia, dove svettano le 5 vele blu!

Butteri - Da non perdere gli spettacoli con i Butteri, i tipici cowboy nostrali. Si svolgono in molte fattorie dei dintorni di Grosseto e per chi è più avventuroso, è possibile vivere con loro l'intera transumanza.

Italo Balbo - Era di casa ad Orbetello, qui è ancora la sua villa, ma sopratutto rese celebre la località in tutto il mondo, quando, insieme ad altri nomi famosi, compì la prima trasvolata atlantica dando un'impronta profonda alla storia dell'aviazione; erano il 1933 e partì dall'idroscalo di Orbetello.

I Lorena
- grosseto è l'unica città toscana che celebra nella sua piazza principale non un Medici ma un Lorena. Furono infatti questi successori dei Medici a far rifiorire queste terre con le loro bonifiche.

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